Descrizione
A CHI SI RIVOLGE IL CORSO
Osteopati diplomati in scuole con un programma di formazione full-time di 5 anni o part-time di 6 anni
LINGUA
Il corso è in lingua inglese con traduzione consecutiva in italiano
PRESENTAZIONE
Per la prima volta in Italia un corso per far conoscere e insegnare a trattare i pazienti con un nuovo metodo manipolativo indiretto osteopatico denominato rilasciamento neuro-oculare (NOR Neuro Ocular Release).
Alla fine del corso gli osteopati saranno in grado di:
– spiegare cos’è ed utilizzare il metodo NOR
– comprendere i principi neurofisiologici e il ragionamento biomeccanico alla base del metodo NOR (come e perché il metodo lavora per alleviare il dolore e la disfunzione)
– sapere dove e quando il metodo NOR è indicato e controindicato
– eseguire procedure/tecniche diagnostiche e di trattamento NOR su un paziente nello scheletro assiale
– eseguire procedure/tecniche diagnostiche e di trattamento NOR su un paziente nello scheletro appendicolare e nel cranio
PROGRAMMA
1° GIORNO
Obiettivi:
– Spiegare cos’è il metodo NOR.
– Descrivere e spiegare i principi neurofisiologici e il ragionamento biomeccanico alla base di come e perché il metodo NOR lavora per alleviare il dolore e la disfunzione.
Introduzione
– Il Corso NOR “The 3 Second Osteopathic Technique”
– Da 0 a 200 Km/h in 3 giorni!
Dolore – Il disturbo più comune dell’osteopata
– Definizione, meccanismi d’azione, neurofisiologia, biomeccanica, biochimica, connotazione bio-psico-sociale.
– La diagnosi più comune da parte di un osteopata: disfunzione somatica.
– Definizione, neurologia, biomeccanica, aspetti biochimici/metabolici, aspetti respiratori-circolatori, aspetti comportamentali.
Pratica: identificazione della disfunzione somatica (SD)
– Sviluppo delle abilità nell’esame palpatorio: il meccanismo del tatto, la palpazione a strati, screening, esami regionali articolari e segmentari.
– Segnali posturali e viscerali nella SD.
Indicazioni e controindicazioni per il trattamento manipolativo osteopatico (OMT)
– Scrivere una prescrizione manipolativa osteopatica (se medici).
– Diagnosi medica: codifica della stessa. Diagnosi osteopatica: generale/regionale, specifica/segmentale/articolare.
– Situazione del paziente: condizioni fisiche/mentali/emotive, preferenze, età, sesso, peso, altezza.
– Osteopata: condizione fisica/mentale/emotiva, conoscenze, abilità, capacità, esperienza, preferenze, età, sesso, peso, altezza.
– Si può trattare la memoria della disfunzione somatica? Trattare il dolore afferente generale e le vie di risposta efferenti o trattare gli elementi motori sia ascendenti che discendenti, ripristinando così il cervelletto e la normalizzazione della funzione cerebrale?
NOR Neurofisiologia – Teoria del meccanismo
Percorso ascendente del dolore
– Pelle/articolazioni-Nocicettori – propriocettori – meccanocettori.
– Afferenza sensoriale generale (GSA) – ganglio spinale – corno posteriore – Corno posteriore del midollo spinale lamine I, II, IV, V, VI.
– Corteccia somatosensoriale primaria (S1) – localizzazione, qualità, intensità del dolore.
– Corteccia somatosensoriale secondaria (S2) – memoria.
– Temperatura, dolore e posizione.
– Tratto neospinotalamico – Talamo – nuclei intralaminari – S1, S2, giro del cingolo e corteccia prefrontale.
– Tratto paleospinotalamico – Talamo – nuclei intralaminari – ipotalamo – sistema limbico
– Lamina Spinomesencefalica – Grigio Periacqueduttale (PAG).
– Lamina Spinoreticulotalmica – reticolotalmica – talamo mediale – ipotalamo – sistema di attivazione reticolare.
– Neuroni del terzo ordine – sensoriali – talamo – giro postcentrale della corteccia S1.
– Percorso del dolore e della temperatura.
– Pelle – ganglio spinale – corno posteriore della sostanza grigia del midollo spinale – lamine– tratto spinotalamico laterale – nucleo ventrale-posteriore del talamo – giro postcentrale della corteccia sensoriale centrale.
– Percorso della propriocezione inconscia.
– Recettori muscolari, fusi, tendini, articolari, cutanei – ganglio spinale – Neurone primario, nervi afferenti – sostanza grigia della colonna dorsale – tratto spinocerebellare anteriore – cervelletto – peduncolo cerebellare.
– Vibrazione: propriocezione cosciente, Touch Pathway.
– Corpuscoli Vater-Pacini in cute, muscoli, tendini – ganglio spinale – nucleo gracile, nucleo cuneato – lemnisco mediale – nucleo ventrale posteriore laterale del talamo, circonvoluzione sensitiva postcentrale.
Percorso discendente del dolore
– Corteccia – PAG – Raphe Nucleus Magnus (RNM) – Midollo rostroventromediale (RVM).
– Vie delle monoamine RNM al corno dorsale = eccitatorio e inibitorio.
– La RVM facilita o inibisce l’input nocicettivo.
– L’attivazione visiva e la connettività a riposo sono presenti tra PAG – corteccia visiva, S1, talamo, midollo, corteccia prefrontale, corteccia occipitale, lobi cerebellari.
– PAG-RVM è influenzato dallo stress e dalle emozioni, è il bersaglio degli oppioidi. Il risultato è l’inibizione delle afferenze primarie presinaptiche e l’inibizione postsinaptica alle proiezioni spinali.
– Le aree corticali, l’amigdala e l’ipotalamo esercitano un controllo dall’alto verso il basso modulando il dolore sperimentato da stress, emozione e cognizione.
Riassunto neurofisiologico
Le vie ascendente, discendente e la propriocezione afferente, le afferenze vestibolari e il feedback oculare si uniscono per produrre risposte neuromuscolari efferenti e modulanti del dolore nel corpo. Tra vie nel midollo spinale e sinapsi varie, le afferenze si muovono all’interno del SNC fino alla corteccia. Le interruzioni lungo il percorso influenzano le vie tra loro adiacenti e di conseguenza la risposta discendente del SNC. La Matrice del Dolore descrive questo sistema molto complesso. La risonanza magnetica funzionale ha consentito di individuare la cosiddetta memoria del dolore, la cui interazione coinvolge tutto il cervello ed è aggravata da condizioni di comorbidità, farmacologiche e genetiche.
Revisione:
Cos’è il metodo NOR?
Come funziona teoricamente il metodo NOR?
Quali sono le componenti neurologiche che determinano il cambiamento nella percezione del dolore della disfunzione somatica?
Quali sono in teoria le componenti neurologiche che determinano il cambiamento nella memoria della disfunzione somatica?
2° GIORNO
Obiettivi:
– Spiegare cos’è il metodo NOR.
– Comprendere i principi neurofisiologici e il ragionamento biomeccanico alla base di come e perché il metodo NOR lavora per alleviare il dolore e la disfunzione.
– Sapere dove e quando il metodo NOR è indicato e controindicato.
– Descrivere ed eseguire procedure/tecniche diagnostiche e di trattamento NOR su un paziente nello scheletro assiale.
NOR
Riepilogo Neurofisiologia
Indicazioni
– Controindicazioni – Relative, Assolute
– Requisiti per il metodo NOR- Paziente, Osteopata
– Complicazioni
– Efficacia
Integrazione clinica
– Come posso utilizzare il metodo NOR nei vari scenari clinici?
– Quando è più efficace?
NOR Diagnosi e trattamento – Dimostrazioni – Esercitazioni
– Colonna cervicale
– Colonna vertebrale e costole toraciche
– Colonna lombare
– Sacro-iliaca e bacino
Revisione:
Spiegare con esempi dove e quando il metodo NOR è indicato e controindicato.
Esempio di come è possibile impiegare il metodo NOR nella routine diagnostica e terapeutica.
Eseguire procedure/tecniche diagnostiche e di trattamento con il metodo NOR su pazienti: nella colonna cervicale, nella colonna vertebrale toracica o nella colonna lombare.
3° GIORNO
Obiettivo:
Descrivere ed eseguire procedure/tecniche diagnostiche e di trattamento NOR su un paziente nello scheletro appendicolare e nel cranio.
NOR Diagnosi e trattamento – Dimostrazioni – Esercitazioni
Riepilogo: Indicazioni-controindicazioni, diagnosi NOR e trattamento alla colonna vertebrale
Arti superiori
– Articolazione sternoclavicolare
– Articolazione acromioclavicolare
– Articolazione gleno-omerale
– Gomito
– Polso e dita
Arti inferiori
– Anca
– Ginocchio
– Caviglia
– Piede e dita dei piedi
Cranio
Restrizioni relative alla ‘sincondrosi sfeno basilare’
Revisione:
Procedure/tecniche diagnostiche e terapeutiche utilizzando il metodo NOR sulle disfunzioni somatiche del partner sia sullo scheletro assiale, che appendicolare e nell’ambito cranico.
DATE E ORARI
10-11-12 febbraio 2023
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18
DOCENTE
Il Dr. Feely è un medico di Chicago altamente qualificato con oltre 25 anni di esperienza, specializzato in medicina osteopatica, agopuntura e fitoterapia. Ha una competenza speciale nel trattamento del dolore neuromuscoloscheletrico, in particolare mal di schiena, dolore al collo e mal di testa.
Il Dr. Feely è ampiamente conosciuto per il suo lavoro nella manipolazione osteopatica, nell’osteopatia cranica e nell’agopuntura ed è un docente molto ricercato. È anche autore di trattamenti medici integrativi e ha curato ‘Clinical Cranial Osteopathy: Selected Readings’, nonché altre riviste mediche e olistiche.
Attualmente è un membro del consiglio di amministrazione dell’American Osteopathic Foundation, Presidente del Feely Center for Optimal Health – pratica medica integrativa a Chicago e Olympia Fields, Presidente OMM, LLC (Sito di preparazione per test di certificazione del consiglio osteopatico) e Professore associato clinico di medicina manipolativa osteopatica presso la Midwestem University/Chicago College of Osteopathic Medicine.
SEDE DEL CORSO
Il corso si terrà presso il centro di via Cardinale Mezzofanti n.13, Milano (Stazione Ferroviaria Milano Forlanini).
Per chi ha necessità di pernottare in hotel, clicca qui per scoprire tutte le strutture convenzionate.
COSTO
Il costo del corso è di € 820.
Se si effettua l’iscrizione e si regolarizza il pagamento entro il 15 dicembre si può usufruire del prezzo agevolato a € 750.
Il corso verrà attivato con un numero minimo di 20 partecipanti (in caso di annullamento verrà rimborsata l’intera quota versata).